Al Festival dell’Economia di Trento, Guido Crosetto lancia un messaggio a Netanyahu sul conflitto con Hamas.
Archiviato l’obiettivo del 2% del PIL in spese militari, il ministro della Difesa Guido Crosetto è tornato a parlare di Gaza al Festival dell’Economia di Trento. Intervistato dal vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio, il ministro ha lanciato un monito a Israele e alla sua leadership, criticando apertamente la gestione del conflitto da parte del governo Netanyahu.

Il monito del ministro Guido Crosetto su Hamas
Durante l’incontro intitolato “Geopolitica delle risorse: materie prime e sovranità tecnologica una sfida globale“, il ministro Guido Crosetto ha espresso preoccupazione per l’evoluzione del conflitto tra Israele e Hamas.
Pur ribadendo che “consideriamo sempre un’organizzazione terroristica” Hamas e riconoscendo che “la necessaria reazione dell’Israele ha dovuto avere” un fondamento, ha sottolineato come “questa guerra sta portando all’uccisione di migliaia di persone innocenti“. Di conseguenza, questo “sta costruendo le condizioni per alimentare Hamas ogni giorno di più“.
Il ministro ha sottolineato la pericolosità di un’escalation che nutre il ciclo dell’odio, un elemento su cui Hamas costruisce la propria esistenza e legittimità. “Perché Hamas si alimenta con l’odio, con l’odio che ha maturato un padre che ha perso un bambino, o che matura un bambino che ha perso un padre“.
Appello alla pace e critica a Netanyahu
Guido Crosetto ha poi lanciato una proposta alternativa: sostenere la parte palestinese pronta ad avere un governo. “Noi avremmo dovuto mettere in mano alla parte palestinese (…) aiutare questa terra a rimettersi in piedi“, ha dichiarato. Aggiungendo che ciò può avvenire “solo, come in Ucraina, con la tregua e la pace“.
Il ministro ha concluso con un appello chiaro a Israele e alla sua leadership: “È giusto che una nazione che si considera amica di Israele dica ad Israele che sbaglia quando ritiene che sbaglia“. E rivolgendosi direttamente al primo ministro israeliano ha affermato: “Dica a Netanyahu che, secondo noi, in questo momento sta sbagliando e che la strategia che deve percorrere per dare sicurezza al suo popolo, è quella di mettere in sicurezza la Palestina. Di dare un futuro anche alla Palestina e uno stato a queste persone“.